Stampa questa pagina

La Buona Terra

Una Buona Terra per un Buon Lavoro dalle passate al futuro
Patto di economia solidale tra la Rete Campana La Buona Terra - DES Brianza - CO-energia

Il patto La Buona Terra è nato nel 2017 dall'intesa tra l'associazione Altromodo Flegreo e il DES Brianza, per offrire la possibilità di acquistare trasformati di pomodoro provenienti da una filiera etica. Dal 2020 il patto assume rilievo nazionale rientrando tra i progetti di Sovranità alimentare gestiti da CO-energia, che svolge un ruolo di garanzia per i soggetti pattanti.

Gli obiettivi dichiarati della filiera sono:
- la trasparenza dei costi, che evidenzi la distribuzione del valore all'interno della filiera stessa e quindi del prezzo (equo) finale;
- il rispetto della dignità dei lavoratori e la creazione di lavoro regolare in agricoltura, libero dallo sfruttamento
- la promozione della legalità nei territori vessati dalla criminalizzata organizzata
- la capacità di generare risorse alle reti di Economia locale e e nazionale
- la sostenibilità dal punto di vista ambientale, orientata alle pratiche dell'agricoltura biologica
- la trasmissione della conoscenza, la valorizzazione dei cultivar tradizionali e la promozione della diffusione della biodiversità agricola
- l'indipendenza dai meccanismi, spesso ricattatori, proposti dalla grande distribuzione organizzata

La raccolta dei dati necessari alla costruzione dei costi trasparenti richiede grande attenzione e profusione di sforzi, portando a risultati che vengono via via affinati. Perché si è deciso con i produttori di sostenere questa grande mole di lavoro? La ricostruzione dei costi manifesta chiaramente il valore dlle coltivazioni che all'ingrosso vengono invece pagati a un prezzo insostenibile. L'agroindustria agricola svilisce e mortifica la produzione, laddove il patto risolleva in modo accettabile e soddisfacente il lavoro dei piccoli produttori e della filiera.

Nel prezzo pagato dai gasisti, oltre ai costi di produzione, sono comprese la quota forfetaria relativa alle spese per i servizi logistici, amministrativi e di promozione e due quote pari ognuna allo 0,5% del fatturato, da destinare al Fondo di Solidarietà Territoriale (FST) per lo sviluppo di progetti di economia solidale nell’ambito della regione Campania e al Fondo Solidarietà e Futuro (FSF) di CO-energia.

A scadenza i produttori della rete campana La Buona Terra rimettono la quota spettante a DESbri per i servizi di cui sopra e il doppio dei contribuiti ricevuti dai GAS (1%+1%) ai due fondi FST e FSF.

Trovate un video che racconta chi sono i componenti della rete La Buona Terra qui.

Nel 2022 l'ordine partito in sordina, non rispecchiava le aspettative e non permetteva di arrivare al quantitativo minimo inizialmente pattuito. Siamo tuttavia alla fine riusciti a raggiungere i quantitativi promessi; a questi si sono aggiunti anche quelli della Sporta Solidale, che è stata un importante sostegno per i produttori che sostengono i patti. 

Per il patto 2023, inevitabilmente, sono cambiati i prezzi. Gli aumenti generalizzati di tanti fattori produttivi, non potevano che generare un ritocco dei prezzi anche tra i prodotti della pummarola. Le voci di costo sono state analiticamente giustificate dai produttori e approvate dai consumatori, e quindi il risultato ottenuto è, per tutti i componenti del gruppo di lavoro, un prezzo equo. Ricordiamoci che questo prezzo garantisce dignità al lavoro dei produttori e serietà a questo progetto di economia solidale.

Per il patto 2023, al posto della Coop Esperanto ci sarà Davide Casoria, titolare dell’azienda agricola Ortosano e partner agricolo di Annamaria Taliento. Produrrà una quota di passata, come quest’anno faranno tutti i produttori coinvolti nella rete, che si sono quindi suddivisi l’onere di sostituire insieme la cooperativa Esperanto

Si è raggiunto il prezzo trasparente per papaccelle (peperoni campani) e albicocche trasformate (albicocche pellecchielle e vitillo).

Per spingere il progetto un passo più avanti quest’anno nel patto c'è anche il  succo di agrumi misti, che sarà prodotto e trasformato da Annamaria Taliento e che ha già il prezzo trasparente.

Anche quest’anno ci sarà la quota di prefinanziamento al 50%, scelta importante per supportare i produttori, e segno distintivo del patto.

L’ordine andrà chiuso domenica 14 maggio.

Chi può fare l’ordine? 

Possono farlo GAS, gruppi informali, gruppi di amici, gruppi di colleghi… L’ordine andrebbe, nei limiti del possibile, dimensionato per bancali, quindi per multipli di circa 700 pezzi. I nuovi gruppi che si aggiungeranno dovranno o aggiungere il proprio ordine alle sedi di spedizione dello scorso anno (Brianza, Bergamo, Varese, Pesaro, Parma e Pisa) oppure dovranno provare a riempire il bancale. 

Per approfondire tutte le informazioni relative al patto 2023 leggete la lettera del gruppo misto.

 

DOCUMENTI UTILI
Il patto
Costi Trasparenti La Buona Terra
ALLEGATO B Documentazione La Buona Terra
https://co-energia.org/archivio.html?task=download.send&id=667&catid=4&m=0
Video di presentazione

 

>>> LEGGI LE DOMANDE FREQUENTI SUL PATTO