Lunedì, 29 Luglio 2024 11:15

Nota sulla chiusura della cooperativa "La Terra e il Cielo" In evidenza

Con questa nota vorremmo cercare di riassumere, per quanto possibile, la complessa e certamente poco felice vicenda legata alla cooperativa La Terra e il Cielo (che chiameremo da ora per brevità T&C) e a ciò che speriamo possa rimanere dopo la sostanziale cessione dell’attività alla coop. Girolomoni.

Per capire meglio il valore della relazione che abbiamo costruito con T&C, soprattutto da parte di chi si è associato negli ultimi tempi, è utile riepilogare la lunga storia che ci ha unito in questi anni.

Nel lontano 2010 viene attivato il progetto ADESSO PASTA! da un GAS (Villasanta), l'Ass. BIOREKK di Padova e T&C, che consisteva in un patto di economia solidale in base al quale T&C, a fronte dell’impegno all’acquisto di determinati volumi di prodotto, si impegnava alla costruzione del prezzo trasparente dei propri prodotti ed entrambi all’accantonamento di un fondo di solidarietà per lo sviluppo di progetti di economia solidale. Per qualche anno la relazione rimane circoscritta a questi tre soggetti ma poi, con la crescita delle attività necessarie per tenere vivo il patto, nel 2015 la gestione viene affidata a CoE. Nel 2017 viene registrato il marchio ADESSO PASTA!, in comproprietà paritaria tra CO-E e T&C.

Con l’ingresso di Co-E il patto si è progressivamente esteso a diverse aree geografiche sul territorio nazionale. A questa crescita dimensionale non ha sempre corrisposto un coinvolgimento pieno da parte dei GAS; con il tempo sono infatti emersi alcuni problemi operativi. Ad esempio, la quota pre-finanziamento non veniva applicata perchè "di difficile gestione per l'amministrazione" di T&C; alcuni GAS (specialmente i marchigiani, più vicini a T&C) chiedevano di togliere il sovrapprezzo del 10% per i "colli aperti", misura che spostava il riconoscimento del lavoro dal GAS al magazzino; alcuni GAS hanno chiesto di togliere il limite delle 4 consegne annue e di diminuire il tetto di spesa minimo annuo (passato gradualmente dai 2.000 ai 1.500 euro attuali). Nel frattempo, CO-E diviene socia di T&C, realizzando la prima affiliazione di CO-E con un produttore partner.

Negli ultimi anni siamo stati sempre più consapevoli delle crescenti difficoltà in cui versava la coop. nella parte più consistente del suo mercato, a causa della contrazione dei volumi di vendita sui suoi canali esteri e alla forte concorrenza sul mercato del biologico da parte di attori più grandi che potevano permettersi politiche di prezzo aggressive, come ci ha raccontato molto spesso Bruno. T&C ha cercato di reagire a questa situazione con un piano che prevedeva la costruzione di un pastificio che gli avrebbe permesso di trattenere valore aggiunto, valorizzando meglio la materia prima dei propri soci conferitori, oltre che l’ampliamento della vendita diretta sul canale dei GAS

Parallelamente la relazione con i GAS non si è andata rinforzando. I GAS hanno risposto blandamente ai tentativi di rilancio sia attraverso l'aumento del loro numero sia dell'incremento degli acquisti (anzi, era già cominciato un declino del relativo fatturato). Con il peggioramento dei conti T&C ha dovuto abbandonare il progetto del pastificio fino ad arrivare alla consapevolezza di non poter più proseguire l’attività e di dover passare la mano ad un partner esterno, successivamente individuato nella coop. Girolomoni, arrivando alla situazione attuale. Il marchio La Terra e il Cielo dovrebbe continuare a vivere tramite la nuova società Arcevia Bio, a capitale Girolomoni, che prenderà in mano il marchio e la clientela, lo stoccaggio e gli impianti di lavorazione e decorticazione cereali e legumi.

Questi i fatti. Ci corre l’obbligo di provare ad interpretare, per quello che siamo in grado di fare, questa triste vicenda. Al netto di scelte gestionali probabilmente non adeguate, non possiamo che sottolineare come le logiche del mercato convenzionale abbiano prodotto l’eliminazione di un soggetto importante per il territorio e l’economia basata su principi etici. Abbiamo avuto un’altra prova del fatto che la produzione di qualità subisce la competizione dei canali tradizionali, che è sleale perché basata su costi, condizioni non comparabili e abuso di posizioni dominanti. Questo ci richiama all’importanza della nostra responsabilità come consumatori consapevoli e delle scelte che possiamo fare attraverso un orientamento deciso e costante verso gli acquisti etici.

Abbiamo atteso a scrivere questo resoconto sperando di avere elementi certi da comunicare, ma purtroppo così ancora non è, in quanto il passaggio di competenze tra T&C e Girolomoni è complesso e lo è inevitabilmente la gestione dei rapporti in essere. A tutt’oggi non abbiamo informazioni in relazione al destino delle quote versate dai soci sovventori, né agli ordini effettuati nell’ambito del patto 2023 e ai relativi anticipi.

Stiamo seguendo l’evoluzione della situazione e sarà nostra cura informarvi di ogni notizia utile.

PS: stanno arrivando ai GAS ex 'clienti' di TeC listini e proposte commerciali di Arcevia Bio e TerraBio; sul come regolarsi il GdL Sovranità Alimentare di CO-E ha predisposto un comunicato per soci e GAS pattanti

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